Ferrari, le macchine che hanno fatto la storia

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Chiedete a qualsiasi bambino quale sia la macchina più bella e sportiva che vorrebbe avere, e probabilmente 9 bambini su 10 risponderanno Ferrari. Ormai questo marchio di livello internazionale ha fatto la storia con le sue macchine, sia con le stradali che con quelle da competizione. Ma quali sono i principali modelli Ferrari che sono entrati nel cuore delle persone nel corso degli anni? Facciamo un viaggio nel tempo e andiamo a scoprirli!


Anno 1940
Auto Avio Costruzioni 815

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Si tratta della prima Ferrari che, per motivi contrattuali con l’Alfa Romeo,non poteva sfoggiare il cavallino rampante. Il motore, a 5.500 giri/minuto, arrivava appena a 75 cavalli. Nonostante ciò era in grado di raggiungere i 180 km/h.

Venne iscritta alla Mille Miglia del 1940. Una cosa sorprendente è il fatto che venne creata da poche persone, una sorta di “scommessa tra amici”.


Anno 1947
125 S

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Finalmente una Ferrari che porta il proprio nome e il simbolo del cavallo rampante! L’incremento del motore, con 12 cilindri, arrivò a 118 cavalli e una velocità massima di 210 km/h.

Il progetto originario risalì al 1945, e nel dopoguerra, venne finalmente assemblata.


Anno 1948
166 MM Touring

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MM = mille miglia – è la prima Ferrari che conquistò le Mille Miglia e 24 ore di Le Mans. Il motore era capace di erogare 140 cavalli a 6.600 giri/minuto. La velocità di punta: 220 km/h.


Anno 1950
375 F1

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Con questa vettura la Ferrari conquistò per la prima volta il primo posto in una gara di F1. Successe a Silverstone con il pilota argentino Josè Froilàn Gonzàles che fu capace di battere la supremazia dell’allora Alfa Romeo. La macchina era spinta da un V12 con 350 cavalli capace di arrivare a ben 320 km/h. Non male per un’autovettura degli anni ’50!


Anno 1951
500 F2

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La Ferrari 500 F2 con Alberto Ascari vinse per la prima volta un mondiale di F1! Nonostante montasse un motore a 4 cilindri con 185 cavalli, era capace di andare oltre i 240 km/h. La Ferrari fu ingegnosa a distribuire in modo ottimale il peso della monoposto per migliorare la guidabilità. Il nome F2 crea confusione. Infatti fu creata per un campionato minore, ma la federazione di allora permise alle scuderie minori di entrare a correre direttamente in F1. Insomma, un’occasione d’oro per la Ferrari di mettersi in mostra, riuscendo nell’impresa. Una curiosità: il motore fu montato nella parte anteriore della monoposto. La 500 F2 vinse 2 mondiali di F1!


Anno 1952
375 Indianapolis

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Si tratta di un progetto derivato dalla 375 F1. La prima riuscì a vincere per la prima volta un GP di F1. Questa, come già indica il nome, fu realizzata per vincere la mitica 500 Miglia di Indianapolis. Nonostante i 380 cavalli, la velocità massima di 330 km/h e un pilota formidabile come Alberto Ascari, la Ferrari non riuscì a vincere.


Anno 1953
375 MM

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Una stradale con un V12 nel cofano. Fu ai tempi la Ferrari più performante, capace di erogare ben 340 cavalli. La progettazione partì come base dalla 375 F1. Nel corso degli anni ne vennero progettate con carrozzerie realizzate da Pinifarina e Scaglietti. Velocità di punta: 289 km/h.


Anno 1956
Lancia D50

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Il nome curioso nasce in effetti da una tragedia: dopo la morte di Alberto Ascari, la Lancia decise di ritirarsi dalle corse. Quindi la Ferrari decise di rilevarla e, con una macchina che iniziò il campionato come Lancia e che terminò come Ferrari, vinse il campionato con Juan Manuel Fangio al volante. Il motore della Lancia D50 fu capace di erogare 265 cavalli e di raggiungere i 280 km/h.
Una curiosità: la Ferrari montò lateralmente i serbatoi della benzina per migliorare l’aerodinamica.


Anno 1957
Dino 156 F2

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Un’altra Ferrari degna di nota è sicuramente la Dino 156 F2. Il nome proviene da Dino Ferrari, il figlio di Enzo Ferrari. Diede al padre un grande contributo alla realizzazione di questa monoposto discutendo con attenzione la progettazione di questa nuova creazione. Non ebbe il tempo di vederla alla presentazione: morì a causa della distrofia muscolare. Il motore V6, a 9.000 giri/minuto, era capace di arrivare a 180 cavalli e di toccare i 240 km/h.


Anno 1957
250 Testa Rossa

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Un vero capolavoro del cavallino rampante, capace di vincere a Sebring e a Le Mans. Vennero prodotti solamente 34 esemplari. Nel 2015 ne venne venduta una all’asta per 40 milioni di dollari. Nacque principalmente per partecipare al campionato del mondo riservato alle vetture con ruote coperte. Vinse l’edizione del 1957, 1958 e 1960. Il rapporto peso/potenza fu di 2,9 kg/cv. Dotata di un motore di 300 cavalli che, per la prima volta, fu di colore rosso.


Anno 1958
246 F1

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Si tratta dell’ultima Ferrari con il motore montato nella parte anteriore della vettura. Micidiale nel giro secco, riuscì con il suo 6 cilindri, ad agguantarsi il mondiale di F1 davanti a Stirling Moss. La velocità di punta fu di 280 km/h erogando 280 cavalli a 8.500 giri/minuto.


Anno 1960
400 Superamerica

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Il nome suggerisce l’obiettivo della Ferrari: conquistare il pubblico americano. Si tratta di una stradale dalla carrozzeria completamente rinnovata, adatta per il mercato di oltreoceano. 340 cavalli e una velocità massima di 265 km/h: un bel biglietto da visita. Anche Angelo Moratti, noto petroliere e presidente dell’Inter, fu uno dei tanti amanti del cavallino che la acquistò.


Anno 1961
156 F1

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Fu la prima Ferrari a vincere un campionato mondiale di F1 con un motore montato nel posteriore. Si tratta di un V6 con 190 cavalli a 9.500 giri/minuto. Velocità massima raggiunta: 260 km/h. L’ingegnere Carlo Chiti riuscì a convincere Enzo Ferrari a spostare il motore alle spalle del pilota. Da allora non vennero più prodotte Ferrari con il motore montato nella parte frontale.


Anno 1962
250 GTO

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Un altro capolavoro della Ferrari. Per molti la più bella di sempre. La carrozzeria fu creata da Scaglietti. Ne vennero realizzati pochi esemplari. Il valore si attesta a ben oltre i 50 milioni di dollari. La versione originale era dotata di un motore di 12 cilindri con 2.953,21 di cilindrata, ma ne esistono anche con 4.000 di cilindrata. 300 i cavalli erogati e una velocità massima pari a 280 km/h. La 250 GTO era capace di effettuare scatti da 0-100 km/h in soli 6 secondi! Un risultato pazzesco per una vettura degli anni ’60.


Anno 1964
275 GTB

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Una granturismo in grado di vincere continuamente gare di lunga durata: 24 ore di Le Mans, Mille chilometri di Daytona, Nürburgring, Spa e Monza. Dotata di un V12 di 60° con 280 cavalli, in grado di scattare da 0-100 km/h in 7 secondi. La velocità di punta raggiunta dalla 275 GTB fu 258 km/h. La carrozzeria venne realizzata interamente in alluminio da Sergio Scaglietti.


Anno 1964
158 F1

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Un’altra vettura che porto una grande evoluzione: il pilota si trovò per la prima volta in posizione sdraiata, come nelle vetture di F1 moderne. Inoltre, chi guidava la 158 F1, era appena 8 cm dall’asfalto. A guidarla fu il ben noto campione inglese John Surtees, l’unico nella storia capace di vincere sia un mondiale di F1 che uno in moto. Il motore della 158 F1 fu un 8 cilindri longitudinale capace di arrivare a 210 cavalli a 11.000 giri/minuto.


Anno 1967
330 P4

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Si tratta della Ferrari di riferimento se si tratta della leggendaria 24 ore di Daytona: nel 1967 si concluse la gara con un podio di sole Ferrari. Grazie alla 330 P4, il cavallino rampante riuscì a vincere continuamente contro l’arcirivale Ford anche nella 24 ore di Le Mans e 1.000 km di Monza. Grazie al 12 cilindri (4.000 di cilindrata), un nuovo sistema di iniezione e un impianto di trasmissione più leggero, risultò una macchina imbattibile nelle gare di lunga durata. Fu la prima Ferrari capace di arrivare a 450 cavalli. Riuscì ad andare oltre i 320 km/h.


Anno 1969
Dino 246

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Venne realizzata per celebrare l’unione tra Ferrari e la Fiat: il 50% del cavallino rampante venne acquistato dalla famiglia Agnelli, proprietaria della Fiat. Montò per la prima volta un motore in posizione centrale, quindi nel passo dell’autovettura. Parliamo di un 6 cilindri da 195 cavalli che permise la Dino 246 a scattare da 0-100 km/h in 7,2 secondi.


Anno 1970
312 B

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La prima monoposto con l’alettone. Un V12 con ben 450 cavalli a 12.000 giri/minuto e una velocità massima di 310 km/h. Vinse la gara d’esordio con Mario Andretti. Altri piloti che corsero con la 312 B furono Clay Regazzoni e Jacky Ickx. Il primo vinse a Monza, il secondo in Austria, Canada e Messico.


Anno 1971
312 P

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L’ultima vettura del cavallino rampante costruita per il campionato dedicato ai prototipi a ruote coperte, dopodiché la Ferrari si concentrò sulla F1. La 312 P si rivelò una macchina imbattibile. Vinse il titolo mondiale Marche, la 12 ore di Sebring, Daytona, Monza, Spa, Zeltweg, Buenos Aires, Nurburgring, Brands Hatch, Watkins Glen, Targa Florio. Insomma, si impone un po’ dappertutto in giro per il mondo. La macchina fu trainata da un 12 cilindri da 450 cavalli a 10.800 giri/minuto raggiungendo una velocità massima di 320km/h. Ormai superare i 300 all’ora era una normalità per le vetture del cavallino. Una curiosità: il serbatoio si trovava nella parte anteriore sinistra della macchina.


Anno 1975
312 T

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Con questa monoposto, Niki Lauda, vinse il suo primo mondiale di F1. La “T” sta per traversale, cioè la posizione del cambio, che permise di migliorare la distribuzione dei pesi sulla monoposto. Spinta da un 12 cilindri con 495 cavalli a 12.200 giri/minuto, era capace di arrivare a 330 km/h. Si distinse anche per la vistosa presa dell’aria dietro al pilota che riportò il tricolore.


Anno 1976
312 T2

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Fu la vettura con la quale Niki Lauda ebbe quello spaventoso incidente sul tracciato del Nürburgring. Il 12 cilindri era capace di erogare oltre 500 cavalli a 12.200 giri/minuto. Con le due prese d’aria nel parabrezza della vettura si fece in modo che il motore non si surriscaldasse. La velocità di punta della 312 T fu di 320 km/h.


Anno 1976
400 Automatic

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Fu la prima Ferrari con il cambio automatico di serie. La carrozzeria fu realizzata da Pinifarina. Una Granturismo 2+2 con un 12 cilindri e 340 cavalli a disposizione creata principalmente per il mercato d’oltreoceano. La velocità massima si attestò a 240 km/h.


Anno 1979
312 T4

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Una monoposto letteralmente attaccata alla pista. Sfruttò al massimo l’effetto suolo anche grazie ad un ingenioso sistema di sospensioni. Venne denominata dai tifosi “spazzaneve” per il bassissimo alettone anteriore. Il motore era capace di erogare 515 cavalli a 12.300 giri/minuto e di raggiungere i 320 km/h di punta. Jody Scheckter divenne campione del mondo nel 1979 proprio su questa vettura.  Fu l’ultimo pilota ferrari a vincere un campionato di F1 prima di Schumacher.


Anno 1982
126 C2

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Creata nella galleria del vento di Pinifarina dotata di un 6 cilindri con 580 cavalli di potenza a 11.000 giri/minuto, un motore pazzesco per una vettura del ’82. La velocità di punta fu 320 km/h. Nonostante Ferrari divenne campione costruttori nel 1982, non ci fu alcun campione in rosso: Villeneuve morì tragicamente in un incidente proprio su questa monoposto.


Anno 1984
288 GTO

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Una stradale da capolavoro! Furono creati meno di 300 esemplari. Il valore attuale della macchina si attesta oltre i 2 milioni di dollari. Capace di uno scatto bruciante da 0-100 km/h in meno di 5 secondi! La sigla dice già tutto: 288 = 8 cilindri, 2.800 di cilindrata. Con 400 cavalli a disposizione è capace di andare oltre i 290 km/h! Una curiosità: si tratta della prima Ferrari a montare gli specchietti laterali rialzati.


Anno 1987
F1-87

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Fu l’ultima monoposto di F1 del cavallino con Enzo Ferrari ancora in vita. Vinse appena 2 GP con Gerhard Berger e Michele Alboreto alla guida, nonostante fosse spinto da un 6 cilindri con ben 880 cavalli a 11.500 giri/minuto. Velocità massima raggiunta: 330 km/h.


Anno 1987
F40

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Ecco la leggendaria F40. Una delle più famose Ferrari mai costruite. Fu l’ultima vettura che vide Enzo Ferrari. Dotata di un 8 cilindri e 478 cavalli a 7.000 giri/minuto, fu capace di arrivare da 0-100 km/h in ben 4,1 secondi e di andare più forte di 320 km/h. Venne costruita per celebrare i 40 anni del cavallino rampante. Fu disegnata da Pinifarina e ne vennero costruite 1.337.  La produzione si concluse nel 1992.


Anno 1989
348

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La cosidetta Ferrari Testarossa. La prima ad essere realizzata in acciaio. La tipica caratteristica di questa macchina: le lamelle laterali. Fu presentata poco prima del crollo del muro di Berlino. Il motore, situato al centro della macchina, fu capace di erogare 300 cavalli. Scatto da 0-100km/h in 5,6 secondi.


Anno 1989
F1-89

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La Ferrari inventa il cambio automatico su una monoposto di F1. I piloti così non ebbero più la necessità di  togliere le mani dal volante. Grazie a questa novità, il cambio manuale, scomparve dalle monoposto di F1. I piloti furono Gerhard Berger e Nigel Mansell. 600 cavalli nel motore e una velocità di punta di 300 km/h.


Anno 1990
F1-90

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Conquista con Alain Prost la vittoria nr. 100 del cavallino in F1. Nonostante un V12 con 720 cavalli (13.800 giri/minuto) ne Alain Prost, ne il compagno Nigel Mansell, riuscirono ad ostacolare un favoloso Ayrton Senna sulla sua McLaren-Honda. Una caratteristica di questa vettura era la forma a bottiglia di Coca-Cola.


Anno 1992
456 GT

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Una coupé 2+2 realizzata per celebrare i 500 anni della scoperta dell’America. Fu possibile acquistarla sia in versione con il cambio manuale, che automatica. Quest’ultima destinata principalmente per il mercato americano. Fu la prima macchina sotto la presidenza di Montezemolo. Con 442 cavalli capace di arrivare oltre i 300 all’ora. Scatto da 0-100 in appena 5,2 secondi.


Anno 1993
F333 SP

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La realizzazione venne richiesta a gran voce da Piero Ferrari, figlio di Enzo. Gareggiò in diverse competizioni di categoria Sport a ruote coperte. Con il suo V12 (650 cavalli a 11.000 giri/minuto) conquistò la 21 ore di Sebring e la 24 ore di Daytona.


Anno 1994
412 T1B

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Dopo 4 anni di digiuni, finalmente la Ferrari ritorna con Gerhard Berger alla vittoria di un GP di F1. La “T” sta nuovamente per “traversale“, cioè la posizione del cambio. Nell’anno del tragico incidente mortale di Ayrton Senna, fu l’unica vittoria del cavallino in F1. 750 cavalli a 15.300 giri/minuto e una velocità massima di 320 km/h non bastarono a vincere un’altra gara oltre a quella di Hockenheim.


Anno 1994
F355

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Portò diverse soluzioni tecniche dalla F1: dal cambio elettroattuato al fondo piatto. Queste novità contribuirono enormemente al grande successo che ebbe questa stradale. Come già suggerisce il nome, il motore fu un 3.500 di cilindrata, 5 valvole per cilindro, un V8. Con 380 di  cavalleria, la macchina era in grado di arrivare a 295 km/h.


Anno 1995
F50

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Creata per festeggiare il 50° compleanno del cavallino rampante. Vennero realizzati solamente 349 esemplari. Gli ingegneri Ferrari ci trasferirono tutta la tecnologia possibile dalla F1: motore (V12 da 520 cavalli), la trasmissione, il fondo della vettura… ne nacque così un modello capace di arrivare da 0-100 in meno di 4 secondi e una velocità massima di 325 km/h.


Anno 1996
F310

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Si tratta della prima monoposto di F1 di Michael Schumacher, con la quale vinse il suoi primi 3 GP in rosso. La Ferrari abbandonò così l’amato V12 per passare a un V10 molto più leggero. La F310 ebbe 715 cavalli (15.550 giri/minuto) a sua disposizione. La velocità di punta fu di oltre 320 km/h.


Anno 1996
550 Maranello

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Come indica il nome, dedicata alla città natale della fabbrica del cavallino. Una Gran Turismo spinta da un V12 che, grazie ai suoi 485 cavalli, riesce a spingersi ben oltre i 320 km/h. Lo scatto da 0-100 è di 4,4 secondi. Il coefficienza di resistenza (cx) è pari ad appena 0,33. Un risultato ottenuto grazie ad un intenso lavoro nella galleria del vento.


Anno 1999
360 Modena

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Questa macchina rende omaggio alla città natale di Enzo Ferrari. Una novità lo è sicuramente il motore a vista nel lunotto della vettura. Spinta da un V8 con 400 cavalli, raggiunge quasi i 300 all’ora. Mentre lo scatto da 0-100 li fa in meno di 5 secondi.


Anno 2000
F2000

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Con la F2000, Michael Schumacher, conquistò il suo primo mondiale con la Ferrari. Si tratta della monoposto con l’allora record di velocità: 345 km/h raggiunti a Monza. Motore V10 con 805 cavalli (17.300 giri/minuto), un mostro di potenza. Entrano in scena le marce a 7 cambi. Dopo 21 anni finalmente vince nuovamente un pilota vestito di rosso.


Anno 2001
F2001

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Si tratta della monoposto con la quale Michael Schumacher conquistò il suo secondo mondiale consecutivo in rosso, imitando Alberto Ascari. La F2001 si rivelò un vero schiacciasassi, dotata di 825 cavalli (anche questa versione a 17.300 giri/minuto). Una curiosità: durante la gara a Monza, la F2001 girò senza sponsor e con la livrea frontale colorata di nero per rispetto delle vittime dell’11 settembre a New York avvenuto appena 5 giorni prima.


Anno 2002
Ferrari Enzo

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Dedicata al padre dell’azienda. L’estrema espressione del cavallino: 12 cilindri a 60°, 660 cavalli, scatto da 0-100 in 4 secondi, velocità massima oltre i 350 km/h e, novità assoluta, una cambiata di marcia in 150 millesimi! Disegnata dal designer preferito di Enzo Ferrari: Pinifarina.


Anno 2003
F2003-GA

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Nel 2003 muore Gianni Agnelli, colui che siglò l’accordo per l’entrata di Ferrari nella Fiat. A lui è dedicata questa stupenda monoposto, capace di vincere 8 GP in questa stagione (6 Schumacher, 2 Barrichello) e di conquistare sia il titolo piloti che costruttori. Il motore: ben 845 cavalli a 18.300 giri/minuto.


Anno 2004
612 Scaglietti

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Anche questa vettura dedicata ad una persona speciale: Sergio Scaglietti, il primo carrozziere di grande successo della Ferrari. Nei 30 anni di collaborazione con il cavallino disegnò tra l’altro la 375 MM. Anche questa coupé 2+2 fu disegnata da Pinifarina. Con 540 cavalli, dotata di uno scatto 0-100 in 4,2 secondi e una velocità di punta di oltre 315 km/h.


Anno 2004
F2004

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Secondo Michael Schumacher, la migliore monoposto che abbia mai guidato. 15 Gp vinti su 17, 11 per Schumacher e 4 per Barrichello. Con questo bolide il tedesco vince il suo 7° e ultimo mondiale di F1. 500 cavalli, scatto da 0-100 in 5 secondi e velocità di punta oltre i 320 km/h.


Anno 2006
248 F1

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L’ultima monoposto rossa di Schumacher. Nonostante montasse un potente V8 con 790 cavalli a 19.000 giri/minuto (320 km/h di punta), il titolo va per il secondo anno consecutivo a Fernando Alonso (Renault).


Anno 2006
599 GTB Fiorano

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Dedicata alla pista privata del cavallino, sulla quale vengono testate le rosse prima della messa in strada: Fiorano. Questa Gran Turismo monta un V12 con 620 cavalli capace di uno scatto da 0-100 in meno di 4 secondi e una velocità massima di oltre 330 km/h!


Anno 2007
F2007

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La prima monoposto rossa dopo Schumacher. Talmente forte e affidabile che la McLaren tenta un clamoroso spionaggio industriale per copiarla. Kimi Raikkonen vince per la prima volta il mondiale di F1. Sarà l’ultima volta che lo vince un ferrarista. Con un motore di 750 cavalli a 19.000 giri/minuto, la F2007 è capace di andare oltre i 350 km/h!


Anno 2009
458 Italia

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Il nome suggerisce già il motore: 4.500 di cilindrata, 8 cilindri a V. Disegnata da Pinifarina, con un cx pari a 0,33 come la 550 Maranello. La velocità di cambiata pari a quella di una monoposto di F1. Con 573 cavalli a 9.000 giri/minuto edotata del manettino di provenienza F1, regala un feeling sportivo spettacolare. Scatto da 0-100 in 3,4 secondi e velocità di punta di 325 km/h. Personalmente, la mia preferita 😉


Anno 2011
FF

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La prima ferrari con 4 ruote motrici. Da questa caratteristica nasce il nome FF: Ferrari Four. Una 2+2  disegnata da Pinifarina, dotata di un V12, 660 cavalli a 8.000 giri/minuto e uno scatto pauroso 0-100 sotto i 4 secondi.


Anno 2012
F12 Berlinetta

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Al momento della realizzazione, la Gran Turismo più potente mai costruita dalla Ferrari: a bordo un V12 di 6.300 di cilindrata e una cavalleria di ben 740 a 8.250 giri/minuto. Al giorno d’oggi è la seconda stradale più potente di tutti i tempi (la più potente è la prossima). Il rapporto peso/potenza è di 2kg/CV, mentre il cx è stato nuovamente migliorato: 0,299. Infine lo scatto: da 0-100 in 3,1 secondi e da 0-200 in 8,7 secondi! Mentre la velocità massima è di 340 km/h.


Anno 2013
LaFerrari

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LA Ferrari a tutti gli effetti: un 12 cilindri con 960 cavalli abbinato a un secondo motore elettrico che recupera la forza cinetica della frenata per scaricarla sottoforma di cavalli aggiuntivi. In sintesi riporta il sistema Kers già presente in F1. A proposito di freni: monta i carboceramici della Brembo, 398mm di diametro sull’anteriore e 380mm nel retrotreno. La velocità massima è di oltre 350 km/h! Lo scatto da 0-200: meno di 7 secondi!


Anno 2014
FXX K

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La prima rossa sotto la gestione di Sergio Marchionne. Un’evoluzione sottoforma di prototipo del modello “LaFerrari”. Questo concentrato di tecnologia è dotato di un V12 con 860 cavalli a 9,250 giri/minuto + 190 dal motore elettrico (un totale di 1.050 cavalli!). Sono stati prodotti 40 esemplari, per questo motivo il prezzo di questo prototipo si aggira sui 2,5 milioni di €.

Qual’è la tua Ferrari preferita? 😉

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