michel platini

Tabella del campione

NomeMichel François Platini
Data di nascita21/06/1955
Città di nascitaJœuf
NazionalitàFrancese
Altezza177 cm
Peso73 km
Segno zodiacaleCancro
RuoloCentrocampista
Nr. di maglia10
SkillsCalci di punizione
Peso e altezza si riferiscono al periodo di attività calcistica.

La storia di Platini

Michel François Platini – nato a Jœuf in Francia il 21 giugno 1955 – è una delle leggende del mondo del calcio. Le sue origini sono italiane. Infatti, il nonno Francesco era un muratore piemontese che emigrò in Francia per trovare fortuna. A Jœuf, in Lorena, aprì un bar.

Da bambino, iniziò a giocare a pallone a soli 7 anni. Il suo idolo era Pelé. Da piccolo a causa della sua bassa statura gli furono attribuiti diversi soprannomi. In giovane età a Michel vennero diagnosticati problemi fisici, tra cui una capacità polmonare molto limitata e un’insufficienza cardiaca. Da calciatore legò il suo nome a quello del Nancy a quello della Juventus con la quale durante gli anni 80 vinse diversi trofei, tra cui una Coppa dei Campioni nel 1985. Allo stesso tempo diventò giocatore simbolo della nazionale francese, tanto da diventare il giocatore più rappresentativo del calcio francese del Novecento, davanti a Zinédine Zidane.

Nonostante in molti pensano che Platini fosse un attaccante, in realtà era un centrocampista con il vizio del gol. Diventò il primo centrocampista ad aver vinto la classifica dei cannonieri del campionato di Serie A per 3 anni di fila: 1983, 1984 e 1985. Inoltre, ha vinto consecutivamente ben 3 Palloni d’Oro.


Caratteristiche tecniche

Come accennato Platini era un centrocampista. Un regista puro dotato di un notevole bagaglio tecnico. Platini aveva un’ottima visione di gioco e un senso del gol come pochi, tanto da divenire più prolifico di molti attaccanti della sua generazione.

Nel vasto repertorio di Platini c’è il calcio di punizione, tanto da divenire uno dei massimi specialisti nella storia. I suoi calci di punizione, che scavalcavano la barriera avversaria, furono soprannominati “alla Platini”.

La sua immensa capacità tecnica e la sua attitudine da vero leader – oltre al vizio di segnare gol decisivi – gli valsero il soprannome di Le Roi (Il Re, in francese).

Record di capocannoniere in Serie A:

1982-83 Juventus: 16
1983-84 Juventus: 20
1984-85 Juventus: 18

La carriera nei club

platini maglia nancy

Nancy

A 11 anni Michel giocava nelle giovanili del Joeuf, di cui il padre era allenatore. Nel settembre del 1972 decide di andare al Nancy dove firma un contratto per circa 1,2 milioni delle vecchie lire (circa 600 euro). Al Nancy non fu subito tutto rose e fiori. Infatti, iniziò a giocare con la squadra delle riserve. Grazie alle sue prestazioni all’età di 17 anni arriva finalmente in prima squadra. Le prime stagioni al Nancy non furono affatto semplici, tanto che Platini si affermò solo al 3 anno, dove mette a segno 17 gol in 33 partite di campionato e trascinando la sua squadra ai quarti della Coppa di Francia realizzando 13 reti in 8 partite. Con 127 gol in 215 partite Platini è il miglior cannoniere della storia del Nancy.

Saint-Étienne

Terminato il contratto con il Nancy, nella stagione 1979-80 si trasferisce al Saint-Étienne, la squadra più titolata della Francia. Nel 1981 il Saint-Étienne si aggiudica il suo 10 campionato. Campionato che il Saint-Étienne si aggiudicò solo all’ultima giornata giocata contro il Bordeaux, dove Platini segna una doppietta (la partita finì 2-1). Con la maglia del Saint-Étienne Michel realizza 82 gol in 145 partite, vincendo un campionato nel 1981 (il decimo e, finora, ultimo del club).

Ho giocato nel Nancy perché era la mia città e la migliore della Lorena, Saint-Étienne perché era la migliore in Francia e Juventus perché è la migliore al mondo.

Michel Platini in un’intervista alla RAI subito dopo la sua ultima partita in Serie A – Juventus-Brescia 3-2, 17 maggio 1987.

Juventus

Platini coi bianconeri gioca 5 stagioni, dal 1982 al 1987. Michel venne acquistato dalla Juventus per scelta personale dell’avvocato Gianni Agnelli. Il cartellino venne pagato 250 milioni di lire (circa 125 mila euro) e Platini ricevette un contratto biennale da 400 milioni di lire l’anno (circa 200 mila euro).

L’inizio con la Juventus non è dei migliori, tanto che il suo rendimento cresce solo nel girone di ritorno. Nonostante ciò a fine della stagione diventa capocannoniere della Serie A con 16 gol.

Nella seconda stagione con la maglia bianconera Platini diventa nuovamente capocannoniere realizzando 20 gol in 28 partite. Al secondo posto si piazzò il campione brasiliano Zico che con la maglia dell’Udinese realizzò 19 reti. La stagione 1983-84 fu la stagione del primo scudetto con la maglia della Juventus. In campo europeo Michel porta la Juventus a vincere la Coppa delle Coppe, battendo in finale il Porto per 2-1. Nella stagione 1983-1984 oltre a vederlo trionfare in Campionato e in Coppe delle Coppe, Platini vince il suo primo pallone d’Oro.

La stagione 1984-85 termina con i bianconeri al 6 posto in campionato. Michel Platini con i suoi 18 gol in campionato diventa per il terzo anno consecutivo vincitore della classifica dei capocannonieri (davanti ad Altobelli e Maradona). Nonostante il 6 posto in campionato la Juventus vince la Supercoppa europea (2-0 contro il Liverpool) e la Coppa dei Campioni a Bruxelles sempre contro il Liverpool dove Platini segna su rigore il gol dell’1-0 finale.

Il quarto anno con la Juventus inizia con il successo nella Coppa Intercontinentale, vinta a Tokyo contro l’Argentinos Junior. Durante la partita Platini segna il gol dell1-1 e serve poi a Laudrup l’assist del 2-2. La partita terminerà ai rigori dove Platini mette a segno il gol decisivo. Sul finire del 1985 Platini si aggiudica il terzo Pallone d’Oro della sua carriera (terzo consecutivo). Per la prima volta in campionato non vince la classifica capocannonieri, tuttavia al termine della stagione si aggiudica il secondo campionato italiano.

Il ritiro

Platini si ritirò il 17 maggio 1987. La stagione 1986-87 fu l’ultima di Platini con la maglia della Juventus, e l’ultima della sua carriera. Durante la stagione realizzò soltanto 2 gol in campionato. Al termine della stagione, all’età di 32 anni, decise di ritirarsi. Platini decise di ritirarsi per motivi fisici, non riuscendo più a raggiungere la forma necessaria per esprimersi ad alti livelli.

Quando io ho smesso, non avevo più benzina. Era da tanti anni che giocavo a pallone ed ero veramente stanco, cotto. Ho passato tutto il 1986 infortunato e avevo dei problemi alle caviglie per cui ho deciso di smettere.

In Italia, con la maglia della Juventus, Platini ha giocato 222 partite e segnato 103 reti, tra campionato e coppe. Ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe. Senza dimenticare che ha vinto tre volte il Pallone d’Oro. Trofei e vittorie che lo fanno entrare di diritto tra le leggende del calcio.


La carriera in nazionale

platini maglia francia

Mondiale Argentina 1978

Al debutto in nazionale – il 27 marzo 1976 – va subito in gol in amichevole. L’esperienza francese al Mondiale non è affatto positiva, infatti la Francia vince solo una partita (contro l’Ungheria 3-1) del girone e viene eliminata al primo turno. Certo i francesi non sono stati fortunati nel sorteggio visto che nel girone hanno affrontato i padroni di casa dell’Argentina, l’Ungheria e l’Italia di Bearzot (che 4 anni più tardi nel 1982 avrebbe vinto il Mondiale in Spagna).

Mondiale Spagna 1982

Platini esordi ai Mondiali il 16 giugno 1982. Il Mondiale di Spagna vede la Francia raggiungere la semifinale contro la Germania Ovest. Platini segna su rigore il gol del momentaneo 1-1. La partita prosegue a supplementari dove la Francia si porta in vantaggio sul 3-1, ma la squadra tedesca non è doma e riesce inaspettatamente a raggiungere il pareggio per poi avere la meglio ai calci di rigore. La Francia giocherà e perderà la finale per il terzo posto contro la Polonia di Boniek (futuro compagno di Platini alla Juventus).

Europeo Francia 1984

L’Europeo del 1984 si gioca in Francia e Platini è in gran forma. Solo nel girone eliminatorio mette a segno ben 7 gol in 3 partite. In finale la Francia incontra la Spagna. Michel mette a segno su punizione l’1-0, poi battuta 2-0. Platini diventa campione europeo e capocannoniere del torneo realizzando 9 gol. Attualmente in un Campionato Europeo nessuno ha fatto meglio di Platini (nessuno è andato oltre le 5 marcature).

Mondiale Messico 1986

Il mondiale si apre con il gol di Platini contro l’Italia, campione in carica. La Francia vince per 2-0 e raggiunge i quarti di finale contro il Brasile sconfitto ai rigori dopo aver pareggiato 1-1 nei tempi regolamentari. In semifinale viene sconfitta nuovamente dalla Germania Ovest. La Francia si aggiudica il terzo posto battendo il Belgio.

Dopo il Mondiale del 1986 Platini gioca ancora 3 partite per le qualificazioni a Euro ’88. Dopo la terza partita Platini lascia definitivamente la Francia. Platini è ancora oggi il secondo marcatore più prolifico della Nazionale francese, con 41 gol in 72 presenze (alle spalle di Thierry Hanry con 51 gol in 123 presenze).


Palmares di Platini

Coppa di Francia:1
Ligue 1 Francia:1
Coppa Italia:1
Serie A:2
Coppa delle Coppe:1
Supercoppa UEFA:1
Coppa dei Campioni:1
Coppa Intercontinentale:1
Europeo:1
Pallone d'Oro:3

Video gol leggendari

I 10 gol più belli di Michel Platini.


Curiosità

1. Il suo idolo era Pelé

L’idolo di Platini era Pelé, per questo motivo, ogni volta che da bambino doveva firmare qualcosa, si divertiva a storpiare il proprio cognome in Peleatini.

2. Professione: calciatore

Il giorno che lo chiamarono in municipio per ritirare la sua prima carta d’identità, alla voce professione Platini scrisse proprio calciatore.

3. I problemi fisici di Michel

A 17 anni gli fu riscontrata una bassa capacità polmonare e un’insufficienza cardiaca. L’attività agonistica sportiva di Platini era così seriamente a rischio. Ma la classe del talento francese gli permise di andare oltre e diventare un grande.

4. Gianni Agnelli lo volle alla Juventus

“L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras.” Gianni Agnelli.


TORNA ALLE LEGGENDE DEL CALCIO